Dieta corretta per combattere il reflusso gastroesofageo

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Dieta corretta per combattere il reflusso gastroesofageo

Dieta corretta per combattere il reflusso gastroesofageo

Il Reflusso Gastroesofageo è una condizione digestiva che può creare molteplici disagi. La gestione dietetica è fondamentale per controllare i sintomi e prevenire i danni a lungo termine.

Dieta corretta per combattere il reflusso gastroesofageo

Alimentazione Reflusso Gastroesofageo cosa mangiare?

È consigliabile scegliere cibi facilmente digeribili, ricchi di fibre e con basso contenuto di grassi. Frutta e verdura, soprattutto se consumate crude, aiutano a rafforzare lo stomaco limitando la produzione di acidi. Cereali integrali, tofu, pesce e pollo sono valide opzioni alimentari. Mangiare piccoli pasti frequenti, invece di tre pasti abbondanti, può aiutare a ridurre il reflusso. È importante evitare alimenti che possono peggiorare il Reflusso Gastroesofageo come cioccolato, caffeina, alcol, pomodori, cibi speziati o grassi. Anche la posizione del corpo durante e dopo i pasti può influire: è consigliabile non coricarsi subito dopo aver mangiato e mantenere una postura eretta durante il pasto.

Reflusso gastroesofageo e alimentazione (o dieta) sono strettamente legati fra loro, a livello di cause, terapia e prevenzione

Il reflusso gastroesofageo è una condizione medica che causa il ritorno del contenuto dello stomaco nell’esofago, provocando spesso sintomi quali bruciore e dolore toracico. Uno dei principali fattori che contribuiscono a questa condizione è l’alimentazione. Alcuni cibi e bevande possono peggiorare i sintomi del reflusso, tra cui cibi grassi, fritti, speziati, caffè, alcool e cioccolato. Al contrario, una dieta equilibrata e sana può aiutare a gestire e prevenire il reflusso gastroesofageo. Alimenti ricchi di fibre, come frutta, verdura e cereali integrali, possono aiutare a mantenere l’apparato digerente in salute e funzionante efficacemente.

Stile di vita per combattere il reflusso gastroesofageo

Parallelamente all’alimentazione uno stile di vita sano può fare la differenza: praticare attività fisica regolare, mantenere un peso corporeo ideale e evitare il consumo di tabacco sono tutti fattori che contribuiscono a minimizzare i rischi del reflusso gastroesofageo. Anche il riposo notturno può giocare un ruolo cruciale: dormire con il busto leggermente sollevato, ad esempio, aiuta a prevenire l’acidità notturna.

Mangiare lontano dall’ora del riposo notturno

Mangiare lontano dall’ora del riposo notturno è una pratica alimentare sana ed estremamente consigliata. Numerosi studi medici e scientifici hanno dimostrato che cenare almeno due-tre ore prima di andare a letto può favorire una migliore digestione e un sonno più riposante. Il nostro organismo ha bisogno di tempo per smaltire i cibi ingeriti e un pasto troppo vicino all’ora del riposo potrebbe causare disturbi come bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo e insonnia. Lo stesso processo del sonno potrebbe essere disturbato, compromettendo la qualità del riposo notturno. Il corpo dovrebbe dedicarsi al recupero delle energie e non alla digestione. Quindi è sempre consigliato dare al corpo il tempo necessario per digerire prima di coricarsi, per assicurare un riposo migliore e un risveglio più leggero.

Mantenere la postura eretta durante e subito dopo i pasti

Mantenere una postura eretta durante e subito dopo i pasti è fondamentale per la corretta digestione. Quando mangiamo, il cibo attraversa l’esofago e finisce nello stomaco dove avviene il processo di digestione. Se ci si mette in posizione sdraiata o inclinata, questo processo può risultare più difficile e potrebbe portare a problematiche come acidità di stomaco o reflusso gastroesofageo. Una postura eretta favorisce invece la discesa del cibo lungo l’apparato digerente e ne facilita la digestione. Rimanere in piedi o seduti dritti per almeno 20-30 minuti dopo aver mangiato, potrebbe prevenire i disturbi digestivi e migliorare l’assimilazione dei nutrienti. È quindi importante prendere consapevolezza della propria postura durante i pasti, non solo per una questione di etichetta, ma soprattutto per il benessere del nostro organismo.

Cibi da evitare contro il reflusso

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo comune che può essere controllato attraverso una dieta consapevole, evitando specifici cibi che possono aggravare i sintomi. Alcuni alimenti in particolare tendono a stimolare la produzione di acido nello stomaco e rilassare il muscolo alla base dell’esofago, facilitando il ritorno di acido nello stesso. Tra questi si citano cibi piccanti, cibi grassi, fritture, cioccolato, aglio, cipolla, pomodoro e bevande gassate. Anche l’alcol, il caffè e le bevande caffeinate possono contribuire al reflusso. È bene diffidare da porzioni troppo abbondanti: mangiare pasti più piccoli ed equilibrati può aiutare i processi digestivi e ridurre la pressione sullo stomaco. Ricordate che non tutti reagiscono allo stesso modo agli stessi alimenti, quindi è importante imparare a conoscere il proprio corpo e le sue reazioni.

Masticare bene e senza fretta

Masticare bene e senza fretta è una parte fondamentale del processo alimentare a cui spesso non si presta la debita attenzione. Il modo in cui masticare il cibo può influire non solo sulla digestione, ma anche sulla quantità di nutrienti che il nostro corpo è in grado di assorbire. Masticare lentamente e bene aiuta a frantumare il cibo in piccoli pezzi, mescolandolo alla saliva che contiene enzimi in grado di iniziare il processo di digestione. Questo permette all’apparato digerente di funzionare in maniera più efficiente e di assorbire più nutrienti. Masticare senza fretta migliora la sazietà poiché dà al cervello il tempo di ricevere il segnale che lo stomaco è pieno, limitando così il rischio di sovra-alimentazione.

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